Il progetto ARGENTO è finanziato dal MUR nell’ambito del programma PRIN: Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale, Bando 2017, Prot. 2017LZ3CHF.
IDEA PROGETTUALE
L’attuale carenza di proteine ed oli vegetali da destinarsi per applicazioni food e feed sta portando l’Europa e l’Italia verso una crisi drammatica, anche in virtù del progressivo aumento dei quantitativi richiesti. Il mantenimento degli attuali livelli produttivi comporta quindi necessariamente l’importazione di materie prime vegetali, spesso di derivazione extra-UE, con criticità sia di natura ambientale che relative alle fluttuazioni di mercato. Tutto ciò, insieme alla crescente necessità degli agricoltori di diversificare le colture e promuovere i servizi ecosistemici, apre la strada all’introduzione di specie innovative, in grado di crescere con una minore impronta ambientale e con il potenziale di approvvigionamento di preziose materie prime per applicazioni sia industriali che nutrizionali. In questo contesto, la camelina (Camelina sativa (L.) Crantz) si propone come un’opzione valida per aggiungere variabilità nei classici avvicendamenti cerealicoli italiani, in virtù della sua ampia adattabilità ambientale, delle sue capacità di offrire risultati produttivi soddisfacenti anche in contesti a bassi input agronomici, della buona tolleranza a stress a/biotici, e della possibilità di effettuare semine sia primaverili che autunnali conferendo maggiore flessibilità alla gestione agronomica aziendale.
La camelina mostra non solo ottime caratteristiche agronomiche, ma anche una composizione unica dei suoi semi con un contenuto rilevante di olio (40-42%) e proteine (25-28%), accompagnato da un profilo acido di alta qualità. Quest’ultimo è rappresentato da più del 50% di acidi grassi polinsaturi (PUFA), di cui i più rappresentativi sono l’acido α-linolenico (C18:3, ω-3) e l’acido linoleico (C18:2, ω-6). Il rapporto tra i due (ω-3/ω-6) rende l’olio di camelina adatto per l’integrazione nella dieta in quanto in grado di apportare benefici alla salute umana.
I co-prodotti derivanti dall’estrazione dell’olio di camelina, come il panello, possono essere impiegati nella formulazione di diete zootecniche ad alto contenuto nutrizionale, al fine di integrare la filiera mangimistica con prodotti di origine nazionale. L’uso del panello per l’alimentazione di monogastrici è auspicabile anche in virtù dell’introduzione di varietà di camelina con bassa concentrazione di molecole anti-nutrizionali (glucosinolati) e con un migliorato rapporto ω-3/ω-6, che ne migliora le qualità nutraceutiche e ne aumenta la stabilità.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
ARGENTO ha l’obbiettivo specifico di valutare, mediante un approccio multidisciplinare pienamente integrato, gli effetti della gestione agronomica in diverse condizioni ambientali sulla qualità finale del seme di due linee innovative di camelina – a basso contenuto di acido linoleico (PEARL) e a basso contenuto di glucosinolati (ALA) – a confronto con una varietà commerciale (CALENA), al fine di ottimizzare la resa e i tratti qualitativi del seme e del panello per l’alimentazione avicola (quaglie) così da ottenere prodotti alimentari (carne ed uova) dall’elevata qualità salutistica. Parallelamente, ARGENTO si pone lo scopo di fornire nuove conoscenze circa i geni coinvolti nella sintesi dei glucosinolati (GLS), al fine di produrre line con contenuti trascurabili di GLS nei semi e solo minimamente influenzate dalle condizioni di crescita.
AZIONI SPECIFICHE DEL DiSAAA-a
- Valutazione agronomica di camelina, attraverso prove sperimentali pluriennali di pieno campo, al fine di definire l’effetto dell’epoca di semina, del genotipo e dell’ambiente sulla resa e sulla qualità finale delle produzioni (seme, panello e diete);
- Valutazione della sostenibilità ambientale della coltivazione di camelina, come coltura alternativa per la diversificazione dei sistemi colturali tradizionali basati sulle colture cerealicole;
- Valutazione delle caratteristiche qualitative di seme, panello e diete sperimentali in termini di composti bioattivi (tocoferoli e polifenoli) ed attività antiossidante;
- Definizione di linee guida di coltivazione e gestione agronomica per l’ottenimento di prodotti dall’elevato valore nutraceutico.
PARTENARIATO
- Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna (capofila del progetto)
- Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Milano
- Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università di Padova.
Responsabile scientifico per il DiSAAA-a UNIPI: Prof.ssa Silvia Tavarini
Altro personale UNIPI: Prof.ssa Luciana G. Angelini, Dott.ssa Lara Foschi, Dott.ssa Clarissa Clemente, Dr. Alessandro Rossi
Link SITO PROGETTO ARGENTO: https://site.unibo.it/progetto-argento/it